Ecosocialismo

(Socialismo 102)

Una guida studio sul libro del 2015 di Michael Löwy ‘Ecosocialismo: un’alternativa radicale per la catastrofe capitalista

Sintesi, parte 1

Ecosocialismo: un'alternativa radicale per la catastrofe capitalista è un libro che descrive cos’è e a cosa da valore l’ecosocialismo. Il libro contiene, inoltre, appendici di importante letteratura ecosocialista. Per capire al meglio l’ecosocialismo, questa guida studio sintetizza, per prima cosa, le appendici e poi gli scritti di Löwy.

Appendix 1: Il Manifesto Internazionale Ecosocialista

 Il Manifesto Internazionale Ecosocialista è una descrizione delle ideologie centrali degli ecosocialisti.  Come il socialismo, l’ecosocialimso è sia un modo di vedere il mondo che un’alternativa proposta per come un mondo migliore possa essere fatto.

Gli ecosocialisti si preoccupano della crisi dell’ecologia e della degradazione della società, che loro vedono collegata e che proviene da forze strutturali simili. La crisi ecologica è “un industrializzazione rampante che travolge la capacità della terra di tamponare e contenere la devastazione ecologica” (pag.77).

La degradazione della società nasce dall’imperialismo e dalla globalizzazione, che alimentano il sistema capitalista del mondo. Combinati insieme, la crisi ecologica e sociale hanno deteriorato l’umanità.

L’umanità ha bisogno di autodeterminazione (cioè il processo attraverso il quale uno controlla la propria vita), comunità, e un’esistenza significativa. Il sistema capitalista, che è costruito sull’idea che dobbiamo avere una crescita insostenibile, deteriora l’esperienza umana.

  • Il capitale (cioè la ricchezza) forza la gente a vedere se stessx come forza di lavoro (che è l’opposto dell’autodeterminazione);

  • La cultura globale del consumismo e della depoliticizzazione distrugge i sentimenti della comunità;

  • Le disparità di ricchezza e potere diventano sempre più grandi, con eccessivo potere nelle mani dei paesi Occidentali e gli Stati Uniti; e

  • Sotto il capitalismo, la società è gestita da una sola filosofia: Cresci o Muori!

L’alternativa al capitalismo deve essere il socialismo. Socialismo “sta per l’abolizione del capitale” e può superare le crisi create dal capitalismo (pag. 79). Se il socialismo nel passato  non ha funzionato, è una nostra responsabilità formarne uno che abbia successo.

Il socialismo, tuttavia, deve considerare la crisi ecologica, portandoci all’ecosocialismo.

Come i passati socialismi, l’ecosocialismo è formato sull’idea che il capitale ha oggettivato ogni cosa. L’ecosocialismo è basato sull'obiettivo di uno sviluppo libero di tutti i produttori con una “separazione tra produttori e strumenti di produzione” (pag.80).

L’ecosocialismo rifiuta “obiettivi riformisti di una democrazia sociale e le strutture produttiviste delle variazioni burocratiche del socialismo” mentre, invece, insiste sulle limitazioni per crescere (pag.81). Immagina una società che è “postulata sul livello di armonia ecologica con la natura, impensabile sotto condizioni presenti” (pag.81).

Questo mondo sarebbe uno che non dipende dai combustibili fossili, e dove, una terra sottomessa dalla ricerca di profitti del petrolio, viene ridata alle persone.

Appendix 2: La Dichiarazione di Belém

La Dichiarazione di Belém fu fatta alla Conferenza Ecosocialista di Parigi nel 2007 e fu poi distribuita al World Social Forum di BeléM, in Brasile, nel Gennaio 2009. Più di 400 attivisti da 34 paesi la firmarono. 

Il mondo può scegliere tra ecosocialismo o barbarismo. Il capitalismo, il nostro attuale sistema, è barbarico. Crea prodotti inutili, spreca le risorse limitate dell'ambiente, e il suo unico parametro di successo è quanto viene venduto. 

È direttamente dannoso per gli umani e per l’ambiente. La necessità continua di espansione del capitalismo, in cerca di manodopera a basso costo, risorse da sfruttare, e nuovi mercati a cui vendere, è imperialista. 

Ci troviamo in un punto critico, ai margini del disastro.

Anche un minimo riscaldamento globale porterà a carestie, dislocamento, eventi climatici estremi imprevedibili, epidemie, e acqua, aria e terreno velenosi. In tutto ciò, i più poveri saranno i più vulnerabili.

La produzione orientata al profitto del capitalismo da’ priorità ad obiettivi a breve termine ed espansione economica infinita, che è “incompatibile con un ecosistema limitato e fragile” (pag. 85). 

Se il capitalismo rimane “l'ordine sociale dominante”, nel migliore dei casi ci sarà un clima insostenibile e un’intensificazione di crisi sociali (pag. 86). Nel peggiore dei casi, ci sarà l’estinzione della razza umana.

Strategie Capitaliste per il Cambiamento

Per affrontare le crisi ecologiche, i capitalisti consiglieranno strategie capitaliste che dipendono da un meccanismo economico. Le strategie capitaliste non sono abbastanza buone perché “sono ideate da e nell’interesse del sistema globale dominante: il capitalismo” (pag. 86).

Le riforme capitaliste che abbiamo visto sono state tutte dei fallimenti.

Per esempio, il Protocollo di Kyoto del 1997 voleva limitare le emissioni globali di carbonio. Tuttavia, il modo ha prodotto tre volte il limite di emissioni nei primi quattro anni del 21esimo secolo.

Il Protocollo di Kyoto consiglia il ‘cap and trade’ e il ‘meccanismo di sviluppo pulito’, che conta sui meccanismi del mercato e rendono diossido di carbonio un prodotto da comprare e vendere. Questo costringe chi inquina a non ridurre le sue emissioni, ma a controllare il mercato del carbonio.

L’Alternativa Ecosocialista

L’obiettivo dell’ecosocialismo è di “fermare e invertire il disastroso processo del riscaldamento globale, in particolare, e l’ecocidio del capitalismo, in generale, e di costruire un sistema radicale, pratico e alternativo al capitalismo” (pag. 88).

L’ecosocialismo vuole vedere un mondo con parametri di successo non monetari, giustizia sociale, ed equilibrio ecologico. Per raggiungere questi obiettivi, l’ecosocialismo dipende da un quadro ecologico e democratico.

Questo quadro coinvolgerà la trasformazione sociale rivoluzionaria, la limitazione della crescita, e lo spostamento del nostro sistema valoriale da criteri economici di successo, verso valore d’uso (quanto qualcosa è utile per l’umanità).

L’ecosocialismo è… 

  • Riconsiderare la natura e gli obiettivi di produzione;

  • Vedere le case, allevamento dei bambini, sanità, educazione e le arti come valori essenziali;

  • Rendere aria, acqua e terreno puliti, così come rendere cibo sano ed energia rinnovabile accessibili universalmente, un diritto per tutti;

  • Elaborazione delle riforme collettiva a tutti i livelli di governo;

  • Un mondo con libertà di decisione e comune libertà e responsabilità;

  • La soppressione di interi settori (come l’industria, l’agricoltura); e 

  • Lavoro per tutti.

L’ecosocialismo è impossibile senza un “controllo collettivo degli strumenti di produzione e un'organizzazione democratica dei prodotti e dello scambio” e senza “supporto attivo, da parte della maggioranza della popolazione, di una piattaforma ecosocialista” (pag. 90).

L’ecosocialismo propone trasformazioni radicali nel...

  • Sistema di energia (sostituisce l’energia dipendente dal CO2 con un energia controllata dalla comunità: la più importante è la solare, ma anche eolica, geotermica, del moto ondoso);

  • Sistema di trasportazione (sostituisce i veicoli privati con trasporti pubblici gratis);

  • Modello di produzione e consumazione (sostituito con prodotti sostenibili e riciclabili, bioarchitettura); e

  • Produzione e distribuzione del cibo (sostituita con una dominanza di cibi locali, eliminando l’agricoltura industriale e curando l’ambiente naturale).

L’ecosocialismo riconosce che dobbiamo portare avanti urgenti riforme senza credere di star “pulendo il capitalismo”, che include normative che...

  • Ridurranno le emissioni di gas serra;

  • Svilupperanno energia pulita;

  • Provvederanno trasporti pubblici gratis;

  • Sostituiranno furgoni con treni;

  • Istituiranno programmi per ripulire l’inquinamento; e

  • Elimineranno l’energia nucleare e le spese di guerra.

Le crisi ecologica e capitalista non possono essere fermate in una sala conferenza, “solo l’azione di massa può fare una differenza” (pag.92).

I lavoratori urbani e rurali, le persone del Sud del mondo, e le persone Indigene sono in prima linea in questa lotta. Per raggiungere l’ecosocialismo, “dobbiamo promuovere questi movimenti socio-ambientali e formare solidarietà tra mobilitazioni anticapitaliste ed ecologiche nel Nord e nel Sud” (pag.92).

Appendix 3: Copenhagen 2049

Questo fumetto raffigura una conversazione tra una nonna e la nipote nella Copenhagen del 2049. Loro vanno al mare in un bel giorno fresco (42ºC), e la nipote chiede cosa c’era nel posto dove si trova l’oceano. La nonna risponde: la città di Copenhagen. La nipote chiede perché è sott’acqua. La nonna le parla di come la società ha fallito nell’unirsi per lottare contro gli interessi capitalisti, che inevitabilmente hanno permesso al clima di distruggere il pianeta.

Appendix 4: La Dichiarazione Ecosocialista di Lima

La Dichiarazione comincia con una frase che sintetizza l’essenza dell’ecosocialismo: “Le nostre vite sono più importanti dei profitti!” (pag. 101). La Dichiarazione riconosce che piccoli cambiamenti nel clima possano causare una catastrofe. Dice che nel mondo va capito chi sta causando questa catastrofe ecologica, ma così facendo, vanno evitati i tentativi di dare la colpa a tutta l’umanità.

Invece, dobbiamo concentrarci sulle dinamiche storiche che hanno portato al riscaldamento globale e alla logica del capitalismo, che è sostenuta dalla ricerca al profitto del settore privato.

Le Conferenze dei Partiti delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico (COP), che sono conferenze annuali dove i paesi si riuniscono per discutere a riguardo del cambiamento climatico, sono in realtà eventi vuoti che non producono alcuna soluzione alternativa. Infatti, le soluzioni proposte alle COP portano il mondo indietro. Per esempio, i fondi verdi permettono alla gente soltanto di trarre profitto dall’inquinamento.

Ci sono esempi di resistenza a queste soluzioni difettose, come nelle proteste nella Campesina del Perù e del Parco Nazionale di Yasuní.


Fonte

Löwy, Michael. Ecosocialismo: un'alternativa radicale alla catastrofe capitalista. Haymarket Books, 2015.

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